Ogni quanto fare il richiamo Antitetanica ? Quanto dura? E per i bambini? Scopri di più sul vaccino per l’antitetanica nel nostro articolo!
Ogni quanto fare il richiamo Antitetanica
In Italia, vaccinarsi contro il tetano è obbligatorio per tutti i neonati. L’inizio delle somministrazioni di vaccino parte già dal terzo mese di vita, con tre dosi programmate nei primi tempi, e che poi si limiteranno a dei richiami periodici.
In seguito la seconda dose di richiamo viene eseguita a distanza di 4/5 anni dall’ultima, in genere prima che il bambino inizi a frequentare la scuola primaria.
Poi si prosegue con il ritmo di un richiamo antitetanica ogni 10 anni.
Questo tipo di vaccino e la sua programmazione per richiami garantisce una protezione dal tetano del 100%.
Perchè fare il vaccino antitetanica
La vaccinanzione contro il tetano è fondamentale per proteggersi totalmente da questa malattia. Il tetano è una malattia molto grave infatti, che può colpire muscoli e apparato nervoso.
Le modalità di contrazione della mattia sono molteplici, la prima su tutte è quando è presente una ferita superficiale, come un graffio, e viene contaminata dal batterio, chiamato Clostridium Tetani, che è presente nel terreno.
Questo dopo essere penetrato e aver nidificato nel corpo inizia la produzione di una neurotossina molto potente, dal nome Tetanospasmina, che è in grado di provocare spasmi muscolari ed interferire con l’attività nervosa di tutto l’organismo. La neurotossina infatti entra nel sistema circolatorio e percorre l’interno corpo.
Di tetano si può morire, in quanto la neurotossina se non curata andrà a interferire con l’attività del cuore e dei polmoni provocando un collasso cardio-respiratorio.
Controindicazioni ed effetti collaterali del richiamo antitetanica
Il vaccino contro il tetano comporta problemi nei soggetti allergici ad uno dei suoi componenti o se presente un infezione nel paziente. In quest’ultimo caso è raccomandato di posticipare il vaccino, in particolare in presenza di febbre.
Il vaccino comporta degli effetti collaterali di breve intensità quali possono essere gonfiore e dolore nella zona di puntura. Al massimo questi effetti hanno una durata di 48 ore e scompaiono. Molto più raramente si possono manifestare febbre, sintomi dell’influenza come tosse e raffreddore e malesseri di carattere generale ma comunque di modesta entità.
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