Ogni quanto utilizzare l’aspiratore nasale sui bambini?

Quando arriva un bambino in casa, è fondamentale informarsi su tutti i dettagli relativi alla cura della sua salute. Farlo significa essere consapevoli che, nei primi mesi di vita del piccolo, è possibile avere a che fare con problematiche relative alla chiusura del suo nasino soprattutto per via del raffreddore.

In questi casi, entra in gioco l’utilizzo dell’aspiratore nasale. Ogni quanto è bene impiegarlo? Questo dispositivo, che può essere acquistato online in pochi click su e-commerce di successo come Ppstore.it, dovrebbe entrare in gioco in tutte quelle situazioni in cui la respirazione del piccolo è palesemente difficoltosa. Inoltre, alcuni esperti ne consigliano l’utilizzo prima delle poppate, così da permettere al piccolo di avere il naso completamente libero quando mangia.

Gli esperti fanno presente che l’aspiratore nasale, dispositivo che può essere acquistato a prezzi davvero accessibili, va usato con attenzione, evitando di spingere troppo. I pediatri consigliano, nei casi in cui le vie respiratorie nasali del piccolo risultano ostruite, di orientarsi verso soluzioni che permettono non solo di attuare l’aspirazione, ma anche di concretizzare un lavaggio nasale.

L’aspirazione nasale per bambini è controindicata?

I neo genitori che si informano in merito all’aspirazione nasale sui bambini piccoli si fanno, per forza di cose, domande relativi alle controindicazioni di questa procedura. Più che di controindicazioni, bisognerebbe ragionare nell’ottica dei rischi che possono presentarsi nelle situazioni in cui ci si approccia in maniera incauta e superficiale allo strumento.

Alla luce di ciò, è opportuno conoscere quali sono i passi da compiere per gestire al meglio l’aspirazione nasale per il proprio bambino.

Come fare il lavaggio nasale al bambino

Quando si parla dell’aspirazione nasale, è bene ricordare che non tutti i bambini la gradiscono. Per questo, è necessario armarsi di pazienza. Si inizia stendendo il piccolo sul fasciatoio o sul letto – non esistono indicazioni precise al proposito, ma bisogna considerare il comfort del bimbo – e reclinandogli leggermente la testa di lato.

In questa fase, bisogna porre molta attenzione a non posizionare la testa troppo all’indietro. Il rischio, in questo caso, è infatti quello di far finire la soluzione per il lavaggio in gola, con il risultato di provocare una tosse fastidiosa nel piccolo.

A questo punto, arriva il momento di introdurre la punta dell’aspiratore – morbida e realizzata in materiale non allergizzante – nella narice del bimbo, procedendo, come già detto, come estrema delicatezza.

Attenzione: è opportuno tenere la punta dell’aspiratore – o l’eventuale siringa senz’ago – il più lontano possibile dalla superficie di appoggio. Archiviati questi step, si può iniziare a spruzzare il liquido. Fondamentale è procedere delicatamente, ma mantenendo nel contempo la mano ferma. Se si procede tenendo conto di queste indicazioni, il liquido, che può essere soluzione fisiologica o acqua termale, esce dalla narice opposta. Finite queste fasi, si ripete tutta la procedura dall’altro lato.

Come poco fa ricordato, può capitare che i bambini facciano fatica a tollerare i lavaggi nasali. In questo caso, non bisogna allarmarsi, in quanto gli esperti hanno diversi suggerimenti utili al proposito. Tra questi, rientra il fatto di optare, nelle eventualità in cui il bambino si lamenta tanto, per mettere poche gocce di soluzioni nelle narici, così da ammorbidire le secrezioni anche se leggermente.

Concludiamo rammentando che, per ottimizzare l’efficienza della respirazione nasale del bambino, è opportuno umidificare adeguatamente la sua cameretta. In commercio è possibile trovare diversi modelli, da quelli a vapore caldo fino agli umidificatori a ultrasuoni. I prezzi sono molto vari e vanno dai 30 ai 50 euro circa.

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