L’Orchidea è un fiore bellissimo, molto amato dalle donne e spesso molto difficile da curare e mantenere nel tempo. I suoi colori brillanti, i petali delicati ed il profumo inebriante ne fanno il fiore che rappresenta con maggior forza bellezza, sensualità e passione.
Molti di voi si saranno trovati ad occuparsi di questa pianta così delicata chiedendovi: Ogni quanto innaffiare le orchidee ? Come innaffiarle per farle crescere in modo sano?
Quando ci si prende cura di una pianta bisogna innanzitutto tenere conto della sua origine e del clima in cui sarebbe abituata a vivere: le orchidee sono prevalentemente di origine tropicale (sebbene se ne trovino anche in climi temperati, Italia compresa), il clima a cui sono abituate sarà caldo e molto umido con stagioni che passano da secca a piogge abbondanti.
Creiamo un ambiente idoneo
Per prenderci cura di questa pianta bisogna innanzitutto crearle una sorta di microclima: potrebbe essere utile mettere altre piante intorno ad essa ed innaffiarla quotidianamente (anche più volte al giorno) spruzzandole acqua intorno e sopra le foglie, facendo attenzione che non rimanga bagnata durante la notte onde evitare il ristagno dell’acqua (causa mancata evaporazione) che potrebbe far marcire le radici o creare l’insorgere di malattie parassitarie.
Qualche piccolo accorgimento non guasta
Un accorgimento da usare è evitare di nebulizzarla durante le ore più calde del giorno poiché in tali momenti i pori della pianta sono molto aperti e l’acqua potrebbe trasportare microorganismi patogeni che si troverebbero la strada spianata.
Un altro trucchetto utile per favorire la giusta umidità intorno all’Orchidea e quello di poggiare il vaso che la contiene su un sottovaso o altro recipiente nel quale dovremo mettere dell’argilla espansa o della ghiaia. Questi materiali andranno sempre tenuti bagnati, basta un filo d’acqua: questa, evaporando continuamente, garantirà un ambiente ben umido ed adatto alla crescita e allo sviluppo della pianta. senza che l’acqua entri direttamente in contatto con le radici a rischio di rovinarle.
Ogni quanto innaffiare le orchidee ? Come innaffiarla
Passiamo adesso all’innaffiatura vera e propria. Il metodo migliore per eseguire questa delicata procedura è immergere il vaso in acqua per circa 20/30 minuti.
Successivamente la pianta andrà posta su di una superficie che le consenta di far defluire l’acqua in eccesso, questa fase dovrebbe durare circa un’ora. Se ne aveste la possibilità, sarebbe perfetto poterla appendere e lasciar sgocciolare per il tempo sopraindicato.
Questa procedura va ripetuta una volta alla settimana per le Orchidee Epifite, mentre un paio di volte per le Orchidee Terrestri.
Fate molta attenzione ai ristagni d’acqua, una delle prime cause di marcescenze e morti di questa bellissima pianta sono infatti dovute proprio agli eccessi di acqua.
Altro fattore da tenere attentamente in considerazione è l’acqua da utilizzare per l’operazione di innaffiatura. Le Orchidee infatti hanno una forte avversione per il cloro, il carbonato di calcio ed il magnesio. L’ideale sarebbe poter usare acqua piovana ma, nel caso non abbiate tempo o possibilità di raccoglierla, andrà benissimo un’acqua demineralizzata come quella usata per i ferri da stiro con caldaia ad esempio, oppure quella prodotta dai condizionatori d’aria.
Prima di salutarci vi lascio un altro piccolo suggerimento per avere orchidee sane e belle. L’Orchidea ama la luce del sole, prediligendo ambienti caldi e luminosi; tuttavia non ama la luce diretta, quindi ponete le vostre piante vicino ad una finestra, ma che sia schermata da una tenda piuttosto corposa in modo da garantirle luce in abbondanza senza però che i raggi del sole arrivino direttamente su foglie e fiori.
Come le altre piante, ad esempio le rose, le accortezze non mancano mai. Una buona cura garantirà la bellezza delle nostre piante.