Le ortensie sono delle piante veramente belle e sorprendentemente resistenti. Scopri con noi ogni quanto bagnare le Ortensie!
Ogni quanto bagnare le Ortensie : Frequenza di irrigazione
Le ortensie sono delle piante molto resistenti e versatili. Abbelliscono il giardino e non richiedono nemmeno troppe cure per crescere sane e forti.
Sono delle piante che fioriscono in primavera, dove appunto inizia la loro fase di ripresa vegetativa. Durante tutto l’inverno, oltre che concimarle, come spiegheremo dopo, richiedono di essere innaffiata e bagnate periodicamente.
La buona regola è di un’innaffiatura a settimana, in modo che il terriccio sia umido per almeno 2 cm in profondita.
Durante la stagione primaverile ed estiva è invece consigliato di aumentare questa frequenza di irragazione in modo da mantere il terreno sempre umidiccio e favorire la fase vegetativa. In estate e primavera bagnate le ortensie almeno 2 volte a settimana, assicurandosi che i 2 cm di terriccio sia bagnati, ma non fradici ovviamente.
Concimare le ortensie
La concimazione delle ortensie è una parte molto fondamentale. Queste piante infatti durante l’inverno necessitano di un forte sostentamento derivante dal concime, che permetterà a loro di crescere forti e sane durante la primavera.
Iniziate a concimare le ortensie verso fine autunno/inizio inverno, quindi nel periodo di novembre dicembre. Per concimarle usate possibilmente del concime naturale e quindi del letame maturo. Disponetelo come pacciamatura alla base del fusto della pianta.
Indicativamente una dose di 1,5 kg per pianta è sufficiente per tutto l’inverno.
Durante la ripresa vegetativa invece armati di un concime chimico apposito per le ortensie. Seguite le indicazioni che trovate sulla confezione per la somministrazione. Questo tipo di concime aiuterà la pianta a crescere forte e a dare un grande e colorata fioritura.
Il concime chimico infatti è un alleato molto potente, quando parliamo di giardinaggio non può mancare mai. Non stressa la pianta, ne la rende peggiore di quelle già in natura ma anzi va ad integrare quegli elementi nutrienti di cui la pianta ha bisogno ma che non riesce a trovare da sola.