Le novità fiscali introdotte nel 2021 sono state, numericamente parlando, alquanto significative. In molti casi, il fattore “covid” ha giocato un ruolo da assoluto protagonista, costringendo l’erario a stravolgere la riscossione di alcuni tributi. Oggi, tuttavia, approfondiremo le novità di una delle tasse regionali più famose, ossia il bollo auto, per quanto riguarda il settore del noleggio a lungo termine.
Negli ultimi mesi si è parlato, spesso in maniera piuttosto superficiale e non approfondita, delle modifiche avvenute in questo settore. Il bollo auto, come noto, è una tassa regionale che ciascun possessore di un veicolo è tenuto a pagare, una volta all’anno, in base a diversi fattori come, ad esempio, la classe ambientale del veicolo, potenza del motore e luogo di residenza.
Il pagamento del bollo non potrà essere assolto come fin qui avvenuto
Il mondo del noleggio a lungo termine, a conti fatti, ha sempre incluso il costo del bollo tra i servizi offerti direttamente alla propria clientela, in alcuni spalmando lo stesso nel pagamento mensile del canone, evitando che l’onere del pagamento fosse in capo all’utente. Una prassi ormai consolidata, che oggi, soprattutto per quanto concerne i noleggiatori, cambia radicalmente aspetto.
Per i noleggi a lungo termine, afferma anche il CEO di Finrent.it Giovanni Spera, la situazione del pagamento del bollo è cambiata, poiché le società operanti nel settore dovranno pagarlo nella regione di residenza (utente privato) o nella sede legale (azienda) del cliente. E l’esborso economico relativo a questa imposta, come noto, varia da regione a regione.
Le entità del mondo del rent a car, a differenza del passato, si trovano davanti a due opzioni: anticipare il pagamento del bollo per conto del cliente, ricalcando quanto è sempre avvenuto sino allo scorso anno, oppure lasciare l’incombenza in capo a quest’ultimo. Una cosa, tuttavia, è certa: il bollo, in ogni caso, non potrà più essere ricompreso direttamente nel canone mensile del noleggio nelle modalità fin qui avvenute.
Le aziende operanti nel settore, come detto, potranno ancora assolvere il pagamento del bollo in nome e per conto del cliente, ma dovranno scorporarlo dal canone mensile addebitandolo in un’unica soluzione annuale; l’entità economica dell’impegno, per quanto ovvio, è differente in base alla regione di residenza. Questa, al momento, pare la soluzione maggiormente adottata, ma non rappresenta l’unica disponibile.
Stabilire il costo del bollo è diventato alquanto complesso
Le società del rent a car, infatti, potranno continuare ad includere il pagamento del bollo sul canone mensile, a patto che le stesse provvedano autonomamente al calcolo dell’imposta, in base alla residenza o alla sede legale dell’utente, dividendo per 12 il costo totale. Esiste, tuttavia, una terza soluzione, che consente di poter calcolare l’imposta in base alla regione di competenza del noleggiatore e addebitare al cliente, annualmente, la differenza rispetto al costo della regione di residenza/sede legale.
La scelta della società alla quale affidarsi per il noleggio a lungo termine, diventa quindi ancora più importante. Il costo del bollo varia sensibilmente in base all’autovettura posseduta, in alcune circostanze, come ad esempio il caso dei suv, per diverse migliaia di euro. Scegliere un professionista qualificato che sia in grado di formulare, con ragionevole certezza, il costo del bollo in base alla nostra regione di residenza, diventa un requisito a dir poco essenziale per conoscere gli effettivi oneri da dover sostenere.
Un discorso ancor più calzante per le società giuridiche. Basti pensare alle tante aziende che ricorrono ad un numero cospicuo di veicoli commerciali e rischiano, qualora si affidassero ad un professionista poco qualificato, di subire una netta ed imprevista impennata alla voce “bollo auto” a partire da quest’anno.