Ci sono delle situazioni in cui cambiare la propria auto è davvero necessario, eppure non sempre tutti sono d’accordo con questa considerazione. Anzi, ci sono diverse persone che tendono con grandissima difficoltà a separarsi dalla propria vettura, in modo particolare per ragioni di carattere affettivo.
Dopo quanto tempo sarebbe meglio sostituire l’auto?
In fondo, sono due le categorie di automobilisti che si possono incontrare. Da una parte troviamo quelli che sono fermamente certi che serve sostituire l’auto piuttosto di frequente e, altri, che invece non si separerebbero mai dalla propria amata vettura.
Formule come Leasing o Noleggio a lungo termine, molto spesso, sono formule più convenienti dell’acquisto dell’auto. Hai inoltre la possibilità di richiedere un prestito personale per acquistare una nuova auto, così da riuscire a diluire la spesa mensilmente e con i tassi che scegli te, non dettati quindi dalla finanziaria associata al concessionario. Se sei interessato a guide e articoli sui prestiti ti consiglio di leggere questo portale. Tornando a noi, non esiste una tempistica precisa da rispettare dopo la quale cambiare l’auto o meno.
Prestazioni ed efficacia di un’auto
È chiaro che non si possa fare un discorso generale in riferimento alle tempistiche di efficienza che vengono garantite da parte di una vettura. Tutto è legato alla tipologia di auto: ce ne sono alcune che si caratterizzano per avere una durata senz’altro più prolungata e per conservare maggiormente le proprie prestazioni.
Nel caso in cui la vettura dovesse scamparla da tutte quelle problematiche che sono legate alla meccanica, ecco che le sole spese da sopportare sono quelle che si riferiscono alla manutenzione ordinaria e alla polizza della vettura. Di conseguenza, non esistono motivi particolari che portano a prendere in considerazione l’ipotesi di cambiare l’auto.
Una vettura, infatti, è in grado di conservare la propria efficienza per qualcosa come 150 mila chilometri, fino a raggiungere un’estensione temporale pari ad addirittura una decina di anni. È chiaro, quindi, che conservare una vettura per più di 13 anni, può comportare spese anche notevoli, visto l’incremento di tutti quei costi che sono strettamente legati alla manutenzione.
Chilometri ed efficienza
Quando si vuole sapere qualcosa di più sullo stato di un’auto, uno dei principali elementi da tenere in considerazione è certamente quello dei chilometri. Non si tratta solamente di dare un mero e veloce sguardo ai chilometri, ma anche valutare l’impiego che è stato fatto della vettura.
Nel caso in cui l’auto sia stata usata solamente all’interno dell’ambito familiare, quindi per viaggi particolarmente brevi, allora la svalutazione arriverà dopo circa 50 mila chilometri. Tutto questo, però, non comporta alcuna preclusione in merito all’ottima resa della vettura. In caso contrario, con un uso differente, è chiaro che bisogna considerare come l’auto debba essere cambiata più di frequente.
Alimentazione e prestazioni
Il tipo di alimentazione che caratterizza l’auto va a condizionare in maniera abbastanza evidente l’usura dell’auto, ma al contempo ovviamente anche la sua resa. Giusto per fare un esempio, un propulsore a benzina, quando viene gestito con certe attenzioni e con una buona cura, può arrivare fino a 300 mila chilometri. In caso di vetture che hanno una cilindrata piuttosto ridotta, ecco che la durata scende, fino ad arrivare a 150 e 180 mila chilometri.
Invece, tutti quei motori diesel sono un’ottima soluzione nel caso in cui aveste l’esigenza di percorrere tanti chilometri durante l’anno. Ecco spiegato il motivo per cui questo tipo di motori presenta una durata che si aggira tra 400 mila e 500 mila chilometri, mentre per le cilindrate più basse la durata si abbassa fino a 300 mila chilometri.
Tutte quelle vetture che possono contare sull’alimentazione a GPL, invece, presentano una durata che ricorda molto quella delle vetture a benzina, ovvero circa 250 mila chilometri e oltre i 10 anni di attività. Visto che questo tipo di motore è molto particolare, è fondamentale curare nel migliore dei modi la manutenzione, in maniera tale da garantire sempre delle ottime prestazioni.
Vendita o rottamazione?
Non esiste la risposta perfetta, visto che è necessario valutare caso per caso. Se si passano tanti anni senza dover effettuare importanti attività di manutenzione, allora anche i costi della rottamazione non saranno poco elevati. Vendere una vettura che ha più di 10 anni e tanti chilometri sulle spalle, non è sicuramente la scelta più azzeccata.