L’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19 ha portato nella nostra vita numerose nuove abitudini, tra le quali è possibile citare la sanificazione costante degli ambienti interni. Conoscere i dettagli di questa operazione è particolarmente importante per chi ha uno spazio commerciale, un’attività di ristorazione, un parrucchiere, un salone di estetica, una palestra o qualsiasi altra attività caratterizzata da un quotidiano afflusso notevole di persone.
La sanificazione degli ambienti interni, procedura da tempo parte della quotidianità delle imprese di pulizie e sulla quale è possibile ricavare maggiori informazioni dando un’occhiata al sito Gscservizi.it, per quanto riguarda il SARS-CoV-2 ha regole che sono state definite chiaramente dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità che, per esempio, hanno fornito informazioni anche sulla sua periodicità.
Cos’è la sanificazione?
Prima di capire ogni quanto va fatta la sanificazione degli ambienti interni per prevenire il contagio da SARS-CoV-2, cerchiamo di capire di cosa parliamo (molte volte, infatti, termini con significati diversi vengono utilizzati come sinonimi).
Quando si parla di sanificazione, si inquadra tutto l’insieme di procedure finalizzate all’igienizzazione di determinati ambienti attraverso la pulizia e la disinfezione. Ecco cosa prevedono.
- Pulizia: procedimento avente il fine di rimuovere da una determinata superficie o ambiente polvere o sporcizia in generale.
- Disinfezione: operazione che, invece, ha lo scopo di debellare eventuali microrganismi patogeni presenti nell’ambiente.
Nell’ambito della sanificazione, le imprese di pulizia operano mettendo in primo piano alcuni accorgimenti tecnici. Tra questi, rientra il fatto di evitare, in caso di procedure riguardanti grandi superfici, i sistemi meccanizzati. In queste occasioni, infatti, è molto meglio procedere con gli strumenti a umido, in quanto non espongono al rischio di produzione di aerosol e di dispersione di polvere nell’ambiente.
Inoltre, è opportuno utilizzare attrezzature diverse per gli spazi frequentati dal pubblico e per quelli che, invece, vedono il passaggio esclusivo dei dipendenti aziendali. Un altro aspetto importante da considerare quando si parla dell’operato delle imprese di pulizie che si occupano di sanificazione anti Covid-19 è la pulizia quotidiana di superfici molto toccate, come per esempio le maniglie.
Ogni quanto effettuare la sanificazione?
La sanificazione degli ambienti interni, che deve essere fatta da personale specializzato con indosso gli appositi DPI, ogni quanto andrebbe messa in atto? Le indicazioni dell’ISS mutano a seconda del setting. Un caso senza dubbio esemplare è quello degli ambienti ospedalieri, dove la pulizia e la disinfezione dovrebbe essere effettuata almeno due volte al giorno. Prima di procedere alla sanificazione, è opportuno areare l’ambiente per almeno un’ora. Si può optare per la ventilazione naturale – finestra aperta – o per quella meccanica controllata.
In caso di attività aperte al pubblico ma di natura non sanitaria, le operazioni di sanificazione dovrebbero essere concretizzate, a detta degli esperti ISS, “come misura preventiva generale durante tutta la pandemia di Covid-19”. Questo significa che la periodicità della sanificazione è a discrezione del titolare. In ogni caso, al netto della sanificazione, è consigliabile garantire un ricambio d’aria in tutti gli ambienti per circa un’ora.
Facciamo presente che, in questi mesi di emergenza sanitaria, le imprese di pulizie sono state chiamate più volte anche per sanificare spazi domestici. Che periodicità bisogna seguire? Anche in questo caso, è tutto a discrezione del proprietario dello spazio.
Rammentiamo che, in questo contesto, la persona incaricata della sanificazione deve indossare guanti e mascherina chirurgica. Ogni volta che si rimuovono i sopra citati dispositivi di protezione, è necessario procedere all’igienizzazione delle mani. Per quel che concerne la gestione dei materiali di scarto post sanificazione, ricordiamo che è necessario chiuderli in un sacchetto che verrà poi smaltito con i rifiuti indifferenziati.