Quando accadono delle ricorrenze particolari, un dubbio, più di altri, pervade l’animo e la mente di ciascuno di noi: “cosa regalare”? Un quesito spesso amletico, che in alcuni casi si conclude con un regalo non particolarmente gradito a chi lo riceve, in quanto ritenuto poco utile o, peggio ancora, decisamente poco intonato alla ricorrenza da festeggiare.
Fare e scambiarsi regali, nell’immaginario collettivo, è considerato di per sé un gesto dall’animo nobile, una sana abitudine da attuare nelle feste più note o in alcuni particolari momenti della nostra vita e di quella degli affetti a noi più vicini. Ma nella società attuale, dominata spesso dall’egoismo (talvolta latente), non è poi così raro effettuare un regalo che risulti sgradito a chi lo riceve.
I migliori momenti per regalare un gioiello
Quando si festeggia una ricorrenza, tuttavia, un bene, più di altri, risulta difficilmente sgradito: regalare un gioiello. D’altro canto, essi hanno rivestito, sin dall’antichità, un ruolo di grande rilevanza nella società, dall’epoca degli egizi arrivando sino ai giorni d’oggi. Ed è per questo motivo che rappresentano, di norma, il dono più gradito da fornire nei momenti più importanti delle nostre vite.
È inutile negare, infatti, come rappresentino la via privilegiata in occasioni di cresime, comunioni e matrimoni: il cadeau ideale per non sfigurare agli occhi di chi riceve il nostro regalo. I gioielli, inoltre, assumono una rilevanza ancora più importante nella sfera intima della coppia, rappresentando l’elemento preferito per poter scandire alcuni momenti indelebili della nostra vita affettiva.
La proposta di matrimonio, ad esempio, non può che essere accompagnata dal dono di un gioiello, che rappresenta la soluzione migliore per poter far sciogliere come neve al sole la propria amata e strappare quel “sì” che vale tutta una vita. Questo, però, è solo un esempio, seppur con ogni probabilità sia il più classico.
La ricorrenza di un anniversario rappresenta un’altra situazione ideale, specie se gli anni di vita passata assieme raggiungono un “numero importante”; non è casuale, in tal senso, che vengano privilegiati per festeggiare un anno di fidanzamento o i primi dieci anni di vita coniugale. Per quanto ovvio, se il nostro gioiello è impreziosito dall’oro, il nostro omaggio risulta ancora più gradito.
Come capire quanto vale un gioiello oro e a chi affidarsi nella scelta
Regalare un gioiello d’oro, però, non dev’essere una scelta casuale, data la preziosità del metallo stesso: regalarlo per il compleanno di una persona, fatto salvo che questa non rientri nella ristretta cerchia delle persone a noi decisamente più vicine, può risultare in alcuni casi inopportuno: chi lo riceve potrebbe essere imbarazzato dal vedersi recapitato un regalo così prezioso.
Questa modalità, invece, risulta particolarmente indicata in tutte quelle particolari ricorrenze ritenute “uniche”, come, ad esempio, il battesimo: regalare un gioiello d’oro in questa circostanza è la cosa migliore da fare, in quanto ritenuto, in primis, di buon auspicio per il neonato e per vita futura del medesimo.
Quando si decide di comprare un gioiello d’oro, tuttavia, è fondamentale rivolgersi ad orefici seri ed affidabili, come possono fare i cittadini capitolini con i compro oro, e tenere in grande considerazione le caratteristiche presenti in ogni singolo gioiello. È molto importante, infatti, essere a conoscenza della caratura del bene.
L’oro, per definirsi puro, deve avere 24 carati: per ricavare questa informazione è necessario controllare il “marchio orafo”, che è apposto nella parte interna del gioiello e ne identifica la purezza. Il grado dei carati viene identificato con la lettera “k”: 20 k, quindi, significa che il gioiello è di 20 carati e, nel caso specifico, non può essere considerato “oro puro”.